Presto, presto, in fretta, che l'insalata si raffredda!
Alice ieri sera era particolarmente ispirata. E mentre la Bea cercava gli ISO giusti e io continuavo a dirle "closeuppa un po' di più, closeuppa un po' di meno", Alice si rimirava il suo piattino, fiera del fatto che il giorno prima avesse avuto voglio di platessa e che nel carrello avesse buttato sia le pere che la feta.
Ma facciamo un piccolo salto indetro, torniamo all'inizio della settimana.
Si torna in ufficio dopo le ben gustate ferie. Ma tornare in questi uffici non è un peso, sembra un po' come tornare a scuola dopo le vacanze, le persone che ritrovi sei proprio contento di rivederle, e ancora non sono tornate tutte. Certo, ovviamente non è che sei contenta di rivedere tutti tutti, non pigliamoci in giro. Diciamo quasi tutti.
Cosa hai fatto?
Dove sei stata?
Ti sei riposata? Ti sei divertita?
Ma ti trovo dimagrita! - No, al contrario, sono ingrassata! - Mangiato troppo? - E bevuto troppo.
Arriva il martedì e ci diciamo: ma un ape o una cenetta insieme? E Alice salta su dicendomi "tu non hai ancora visto la mia casetta! dai, tutte da me per bere un bicchiere di vino, e poi ci mangiamo un'insalata".
Detto fatto: il giovedì dopo l'ufficio siamo da Alice, con una bottiglia di Vermentino che rimbalza dal tavolo al frigo (grazie anche ai favolosi 38 gradi milanesi di questa settimana) e due sacchetti di patatine tra dixie e piùgusto che ci spazzoliamo in una velocità impressionante, prima in 4 poi in 3 dopo che la Mary va via.
"Te rimani a mangiare qua, vè Pà?" - mi chiede Alice. E meno male che lei sarebbe la romana che non taglia le parole. Ma quel suo "vè" ha il suo perchè.
"Certo, che prepariamo?"
"Allora, ho preso l'insalata e poi la feta e ho pensato che ci sarebbero state bene le pere e anche l'uva"
"Bene, ci stanno bene sì"
"Solo che ci mangiamo anche questo pesce? Ieri avevo voglia di platessa e l'ho comprata ma non cucinata, quindi se non lo faccio oggi poi lo devo buttare via"
"Beh, ma surgelala"
"Dici?"
Ed è qui che arriva la Bea: "ma che surgelala e surgelala, la scottiamo e facciamo l'insalata anche con la platessa!"
Io però ero un pochino perplessa "il pesce con la feta?"
E la Bea: "fidati, e poi bisogna sperimentare". Sagge parole.
E inizia a spadellare mentre io mi dedico a sminuzzare l'insalata che Alice aveva appena lavato.
Ed ecco il risultato: beh, provate, ne vale la pena, delicata e piacevole al palato.
Ingredienti
1 ceppo di insalata
1 confezione di feta
3 filetti di platessa
1 pera
olio evo q.b.
pepe
sale
timo
Preparazione
Lavate e sminuzzate l'insalata. Fate a dadini piccoli la pera dopo averla sbucciata e anche la feta. Nel mentre, scottate i filetti di platessa, eliminando la pelle se ancora presente. Preparate un intingolo in una ciotolina a base di olio, pepe, sale e timo. Una volta cotto il pesce, sminuzzatelo un po' con un paletta, quindi trasferitelo nella ciotola in modo da bagnarlo nell'olio aromatizzato. Infine trasferite il pesce nella ciotola con l'insalata, la feta e la pera e terminate di condire con l'olio rimasto nella ciotolina.
A piacere, spruzzate l'insalata con del limone e con un altro po' di pepe nero.
Sperimentate anche la variante uva bianca con o al posto della pera!
Ma permettetemi altre due paroline!
In primis, vorrei dirvi benritrovati a tutti dopo questa pausa estiva!
E poi lasciate che ringrazi doverosamente:
- Alice, per l'ospitalità, per aver avuto voglia di platessa e per essere stata ispirata ad associare pere e feta nell'insalata;
- la Bea, per queste belle foto (si vede che non le ho fatte io, hihi!) e per essere alla fine stata lei la realizzatrice madre di questa insalata. La ringrazio anche per le birrette che è andata a comprare dopo che abbiamo tristemente finito la bottiglia di Vermentino :-)