giovedì 30 giugno 2011

Avevo trovato il rabarbaro!!

Sarò rapida e concisa, mi esalto per poco e per stupidate e queste è una delle tante: 5 bancarelle con prodotti bio, direttamente dal produttore al consumatore. Che meraviglia di colori, e poi... avevo finalmente trovato il rabarbaro!!! Ma perchè qui a Milano non sono ancora riuscita a scovarlo?!








martedì 28 giugno 2011

Perchè gli americani sono avanti...


Ma perchè gli americani sono infinitamente avanti rispetto a noi? I motivi sono molti, ma nello specifico questo mi sembra essere un simpatico esempio. Due martedì fa mi trovavo a lavorare nei pressi di Wall Street. Per pausa pranzo, mi aggiro lì nei paraggi e scopro un mondo leggermente affumicato dai barbecue, ma estremamente interessate. Vi ricordate il Taste of Milano? E come ve lo avevo stroncato? Ecco, quello che trovo è una manifestazione simile, ma organizzata in modo molto ma molto più intelligente. Punti a favore:

1°: trattasi di giorno feriale, quindi lavorativo
2°: organizzato in un punto dove convergono un sacco di uffici e la gente deve uscire in pausa pranzo
3°: chi partecipava erano i ristoranti più rinomati della zona, che per l'occasione hanno chiuso le saracinesce per presenziare ciascuno ad un proprio stand dedicato
4°: non c'è prezzo di ingresso, chiunque si può aggirare per la piazza e sbirciare lo stand che gli mette di più l'acquolina in bocca
5°: non esiste una moneta ufficiale dell'evento, quindi tutti si possono accodare e smerciare cibo in cambio di normalissimi dollari
6°: i piatti erano nettamente più generosi e le cifre per ciascun piatto molto più abbordabili

Vi ho convinti? Qualche foto dell'evento (fatta malino e di fretta, capirete anche voi che dovevo pur mangiare e non fotografare!!)











domenica 26 giugno 2011

Sunday morning e pancakes



Oggi la voglio prendere come una giornata di totale riposo. Quelle in cui non si ha voglia di fare niente e non si ha voglia di sentire nessuno. Quellle in cui si fa solo quel che si ha voglia di fare. E quelle in cui se ci si sveglia e se si ha voglia di provare a fare per la prima volta i pancake, li si fa. Questa mattina mi sono svegliata con voglia di pancake. Cosa inaspettata e motivo per cui di sciroppo d'acero nemmeno l'ombra in casa.
Mi appello alla mia amica Polette: saresti fiera di me, la marmellata però della nonna di tuo marito non ce l'avevo e nemmeno lo sciroppo di dattero che avevi comprato per sbaglio quella volta che ci avevi preparato i tuoi mitici pancakes insieme ad Inbar con il pancione!
Chiudo parentesi e vi do la ricetta, sono venuti tali e quali a quelli che mi sono sparata con Nunzia l'ultimo giorno che siamo state a NY, in quel postaccio dove di sicuro nel retrobottega il cuoco danzava con le pantegane, ma dove ci avevano servito dei pancakes spettacolari.
Anche se sono sicura che Erika avrà da ridire su questa ricetta, perchè dirà che in Italia non si possono fare i pancake, per difficile reperibilità di baking powder. Vabbè, ho usato il pan degli angeli... :-)

Ingredienti (per circa 8 pancakes)
200g di farina
mezza bustina di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di sale
20g di zucchero
2 uova
15 ml  di olio di semi di girasole
250ml di latte parzialmente scremato
una nocina di burro per la padella

Preparazione
Setacciate in una bastardella farina e lievito, quindi aggiungete sale e zucchero e mescolate. A parte sbattete leggermente le due uova, e unitele agli ingredienti secchi, insieme a latte e olio. Amalgamate il tutto benissimo con una frusta a mano, in modo che non rimangano grumi. Una volta pronto  l'impasto, ungete con una nocina di burro un padellino del diametro di circa 15cm, fatelo riscaldare sul fuoco, quindi versate un paio di mestolini di impasto, facendolo ben distribuire su tutta la superficie. Cuocete ciascun pancake prima su un lato, e poi sull'altro, come si fa con le crepes. Mangeteli caldi o tiepidini. A piacere potete accompagnarli con sciroppo d'acero, marmellata, frutti di bosco, nutella, cioccolato... insomma, come li preferite.

sabato 25 giugno 2011

Siamo alla frutta

E d'accordo, lo dobbiamo ammettere: siamo alla frutta. Per due ordini di ragione: il primo dovuto ad una doverosa dieta che precede la prova costume (mare, quanto sei vicino!!); il secondo perchè il tempo di cucinare manca sempre più, e ci arrabattiamo con pasti frugali, rapidi ed indolori, prima di una sana doccia ed una meritata dormita. Devo dire che sono stanchina, ed anche un po' esaurita in questo periodo, però ho l'adrenalina sempre in circolo, e non voglio fermarmi. Soprattutto non riesco a fermarmi in cucina, anche se c'è quel bel panetto di burro in frigo che mi grida "cookieeees" e quelle belle ciliegie e che mi sussurrano "clafouuuuutis" e la marmellata di fichi che mi chiede "frollaaaa" e l'ananas... beh, l'ananas non può dire niente, ormai è il mio migliore amico. Nate l'altro giorno mi ha detto che mi associerà per sempre ai pineapples, che in Italia sostiene siano più buoni che in Us, anche se arrivano tutti dalla magica Costa Rica.
In realtà c'è un altro motivo al momento che mi rende poco partecipe al cibo, e cioè che sono stata via 5 giorni e mi sono trangugiata cibo americano doc a manetta: ovvero quello che la gola e il palato dicono "buonissimo" e il fegato e lo stomaco dicono "risparmiaci". Quindi dall'entusiasmo del "voglio mangiare un hamburger gigante con mille patatine e litri di ketchup" dato dalla prima sera in cui sono arrivata, sono passata alla seconda sera dicendo " che mangio? vabbè, hamburger con onion rings" e alla terza sera "dai, almeno una bistecca che è un poco più salutare, magari con qualche verdurina", ed infine all'ultima sera "eh vabbè, è l'ultima sera, che non mi mangio un bell'hamburger??". quindi di carne non voglio sentir parlare per un pochino... e di dolci... mamma che buoni, ma quanti grassi e calorie avrà contenuto un solo angolo di cupcake al cioccolato? o di torta al limone? o di pancake annaffiato da doveroso sciroppo d'acero? Ovviamente il motto è "chissenefrega, mangiamoci su subito e pensiamoci in un secondo momento".
Dalla magica scatola del Magnolia Bakery...

Cupcake al cioccolato

Torta di crema al limone
Pancakes con sciroppo d'acero

mercoledì 22 giugno 2011

Le perfette senza glutine - savoiardi

Pane: finito.

Fette biscottate: finite.

Biscotti: non pervenuti.

Troppo tardi per passare in farmacia, nessuna voglia di andare al supermercato. E allora cosa mangio domani a colazione? Frollini? Troppo burro, devo limitare i danni in vista del mare, ci vorrebbero dei biscottini leggeri…ma certo i Savoiardi! Così finalmente uso il libro de La Durée che è già da più di un anno parcheggiato a prendere polvere nella libreria. Però non mi va di usare i mix di farine che compro in farmacia, per renderli ancora più leggeri questa volta provo ad usare la farina di riso. Faccio a pugni con il mio francese ormai decisamente arrugginito e finalmente inforno…buoni, leggeri, e caspita sembrano veri!!! Provate anche voi:


Ingredienti

60gr farina di riso*

60gr fecola di patate*

5 uova

125gr zucchero

30gr zucchero a velo*

*controllate che non contenga glutine e non sia prodotto in stabilimenti che trattano anche prodotti con il glutine


Preparazione

Unite la farina di riso e la fecola e setacciatele. A parte montate in un recipiente i tuorli con metà dello zucchero (65gr) e in un altro i bianchi a neve ben ferma con l’altra metà dello zucchero (60gr). Incorporate delicatamente i tuorli alle chiare, quindi unite poco alla volta la fecola con la farina di riso.

Con un sac a poche formate i biscotti sulla carta forno, spolverizzateli di zucchero a velo 2 volte a distanza di 10’. Infornate per circa 10’ a 170°.


sabato 18 giugno 2011

Cena al buio

Qualche sera fa ho vissuto un'esperienza davvero particolare: una cena al buio. Avevo sentito parlare di questa attività, organizzata dall'Istituto dei Ciechi di Milano, già da diverso tempo e l'altra sera si è presentata l'occasione di prendere parte a una di queste cene.

Riuscire a raccontare tutte le emozioni e le sensazioni provate sembra davvero impossibile, è stata un’esperienza intensa e in un certo senso complessa, e ne sono uscita con la convinzione che tutti dovrebbero viverla.
Prima di entrare nella sala ero tranquilla e incuriosita, pensavo che sarebbe stato difficile mangiare, capire cosa c'era nel piatto, magari avrei dovuto usare il coltello....
Poi è iniziata l'avventura al buio: in fila indiana ci siamo diretti verso i tavoli affrontando un percoso in totale oscurità, siamo stati guidati al tavolo e anche al nostro posto da Marinella, nostra guida per tutta la serata, e li abbiamo aspettato. Pensate a quando uscite a cena, qual è la prima cosa che fate quando vi sedete al tavolo? Io personalmente mi butto sul pane o mi verso da bere, ma l'altra sera neanche ho pensato che sul tavolo ci potessero essere il cestino del pane o dell'acqua. Semplicemente aspettavo con gli occhi sbarrati cercando di cogliere la minima luce.
Poi al nostro tavolo sono arrivati vino e antipasti, non vi dico quant'è stato difficile inforcare le due olive ascolane che ho riconosciuto dal profumo ;-), capire se stavo avanzando qualcosa o se avevo finito tutto e soprattutto capire quanto vino avevo versato nel bicchiere.
Tutte le altre portate si sono susseguite devo dire senza intoppi, ma devo ammettere che lo stato d'ansia crescente nel quale mi sono trovata mi ha impedito di gustarmi la cena. E pensare che al buio pensavo di concentrarmi di più sul profumo e sul gusto...

mercoledì 15 giugno 2011

Le perfette senza glutine - torta primavera



La ricetta della torta primavera è piuttosto semplice. La parte complicata è "l'assemblaggio" che rende il risultato importante, quasi come l'occasione per cui l'ho preparata. Questa infatti è la torta preferita da mia sorella e io ci tenevo tantissimo a prepararla per festeggiare la sua laurea (ancora congratulazioni!!!).
La ricetta l'ho ricevuta da mia zia, la vera esperta di dolci della famiglia. Gli ingredienti sono dei grandi classici della pasticceria: pan di spagna, crema pasticcera e panna montata. Ovviamente nessun problema a montare la panna, la crema pasticcera oramai la faccio a memoria, ma per il pan di spagna era in assoluto la mia prima volta! Grande, grandissima ansia da prestazione. Come sempre tiratissima con i tempi, se la torta non fosse venuta non avremmo avuto il dolce per la cena in onore di mia sorella. La missione era davvero di vitale importanza, impossibile fallire. Tutto sommato mi sembra sia andata bene. Direi che il gusto era migliore dell'aspetto, sulla decorazione devo un po' perfezionarmi...
Ovviamente dedico questo post e questa torta a mia sorella, la persona che in assoluto riesce a farmi arrabbiare di più al mondo ma anche quella a cui tengo di più.

Ingredienti
2 dischi di pan di spagna
500gr panna montata
fragole per farcire e guarnire

Procedimento
Nei post che ho appena pubblicato trovate le ricette base per pan di spagna (fatto solo con fecola di patate) e crema pasticcera (fatta con la maizena) senza glutine. Preparate il pan di spagna possibilmente un giorno prima, preparate la crema pasticcera e montate la panna. Avete ora tutto quello che vi occorre per questa torta e potete iniziare a costruirla. Mettete il primo strato di pan di spanga e bagnatelo con una bagna fatta di Grand Marnier, acqua e un pochino di zucchero. Stendete metà della crema pasticcera, coprite con le fragole tagliate "piatte", mettete la panna montate e coprite con il secondo disco di pan di spagna. Bagnate anche questo con la vostra bagna al liquore, coprite con la crema e decorate con le fragole e la panna a vostro piacere. E poi organizzate un bella festa per potervela magiare con le persone a cui volete bene.

Le perfette senza glutine - crema pasticcera

Ricetta base per la crema pasticcera senza glutine

Ingredienti
1/2lt latte intero
150gr zucchero
40gr maizena*
5 tuorli d'uovo
1 bacca di vaniglia
buccia di limone non trattato
*controllate che non contenga glutine e non sia prodotto in stabilimenti che trattano anche prodotti con il glutine

Procedimento
Mettete sul fuoco il latte con la bacca di vaniglia aperta e la scorza di un limone non trattato. A parte montate leggermente i tuorli con lo zucchero e aggiungete poi la maizena sempre sbattendo il composto con la frusta. Quando il late è caldo togliete la bacca di vaniglia e unite il composto con le uova al latte. Cuocete la vostre crema fino a farla bollire. Lasciatela quindi raffreddare mescolandola di tanto in tanto per non far indurire la superficie

Le perfette senza glutine - pan di spagna

Ricetta base per il pan di spagna senza glutine

Ingredienti
200gr fecola di patate*
5 uova
200gr zucchero
vaniglia e buccia di limone non trattato
*controllate che non contenga glutine e non sia prodotto in stabilimenti che trattano anche prodotti con il glutine

Procedimento
Su un leggero bagno maria montate le uova insieme allo zucchero (aggiungetelo poco alla volta) e agli aromi. Io non amo molto la vanillina e uso quindi i semi di vaniglia. Levate dal fuoco e aggiungete poco alla volta mescolando dal basso verso l'alto la fecola di patate. Versate in una tortiera imburrata e infarinata con la farina di riso con con la fecola rimasta. Infornate in forno pre riscaldato a 180° per 20'

domenica 12 giugno 2011

Torta di zucchine e peperoni gialli


Torniamo al famoso pomeriggio piovoso di venerdì scorso. Questa era stato il secondo piatto sfornato. Sul numero di giugno della Cucina Italiana c'era una bella torta di verdure che mi aveva particolarmente colpita. Solo che prevedeva peperoni rossi, zucchine, cipolla rossa, melanzane... Forse un po' troppo. E quindi ho ridotto l'utiizzo di verdure per cercare di averla un po' più digeribile. E ho messo basilico al posto dell'alloro.
Beh, mi diverte preparare questi piatti, sono simpatici devo dire. Soprattutto comporli.

Ingredienti
3 zucchine
2 peperoni gialli
4 uova
50 g di parmigiano
20 g di latte
basilico
mentuccia
sale q.b.
pepe arcobaleno q.b.

Preparazione
Lavate i peperoni e metteteli in forno a 200 ° su una placca rivestita da carta forno. Rigirateli di tanto in tanto per farli cuocere bene su tutti i lati e sfornateli quando si saranno ammorbiti per bene (ci vorrà circa una mezzoretta). A questo punto trasferiteli in un sacchetto di carta (quelli del pane vanno benissimo) e lasciateli raffreddare. In questo modo la pelle si toglierà più facilmente.
Nel mentre lavate e mondate le zucchine, tagliatele a dadini e fatele cuocere in una padella con dell'olio. Sfumatele quando cominceranno ad asciugarsi con del vino e poco prima che siano cotte aggiungete 4 foglioline di mentuccia e due di basilico in precedenza lavate e tagliate a pezzettini. Fate saltare il tutto per bene e spegnete il fuoco.
A questo punto i vostri peperoni si saranno raffreddati: primateli del picciolo, dei semini  e della buccia e fateli a listarelline.
Quindi sbattete le uova, con sale e pepe arcobaleno a piacere, il parmigiano ed il latte. Aggiungete un altro paio di foglie di basilico e a piacere altre foglioline di menta tagliuzzate.
Foderate  uno stampo con della carta forno ed ungetela leggermente con dell'olio evo. Versate l'impasto di uova ed infornate in forno già caldo a 180° per circa 12 minuti. Passato questo tempo le uova si saranno ben compattate: sfornate momentneamente e distribuite zucchine e peperoni in modo uniforme sulla superficie. Infornate nuovamente e lasciate cuocere per altri 15 minuti.

venerdì 10 giugno 2011

Conchiglioni alla Albi (ovvero pomodoro e caprino)

Erano bastati 20 minuti di ritardo per ritrovare inaspettamente Alberto ai fornelli.
"Ma cosa stai facendo?" - dico.
"Eri in ritardo, e sto cucinando" - dice.
"Ma io avevo già previsto cosa cucinare stasera" - dico.
"E invece sei arrivata in ritardo e ti mangi quello che sto cucinando io" - dice.
Quindi rassegnata mi tolgo la giacca, lavo le mani e comincio ad osservare i suoi movimenti. Tra un "ma cosa fai?? non si fa così!!" e un "metti più sale! metti meno sale!", nel piatto mi sono ritrovata questa pasta semplice semplice, quanto buona. Quindi - incredibile ma vero - ma bravo Alberto, chiamiamo questa pasta "alla Albi"...

Ingredienti (per 4 persone)
260g di conchiglioni
1 bottiglietta di passata di pomodoro siciliana
1 caprino di latte vaccino ( circa 70g)
olio q.b.
sale q.b.
un pizzico di zucchero

Preparazione
Nel mentre in cui lessate la pasta, fate cuocere in un saltapasta con un goccio d'olio la passata di pomodoro. Salate e zuccherate leggermente e fate cuocere a fiamma bassa per circa 5-7 minuti. Poco prima di scolare la pasta, aggiungete il caprino, amalgamatelo leggermente e non completamente, quindi unite la pasta e rigiratela nel sugo. Infine impattate

mercoledì 8 giugno 2011

Le perfette senza glutine - focaccia di Recco




Quando mi chiedono "di dove sei?" faccio sempre fatica a rispondere. Direi che le mie origini potrebbero essere usate per una pubblicità sui 150 anni d'Italia. Un vero mix di regioni e tradizioni culinarie, che vanno dalla Lombardia alla Campania, dal Veneto alla Liguria. A questo devo aggiungere una buona dose di curiosità verso la cucina straniera frutto dei tanti viaggi fatti (e dei molti altri ancora da fare...) per i quali devo ringraziare ancora una volta i miei genitori.
Così continuo il mio percorso culinario con voi con una specialità ligure. Uno di quei piatti a cui temevo di dover rinunciare per sempre, e che finalmente, dopo numerosi tentativi, sono riuscita a produrre in versione GF: la focaccia al formaggio di Recco. Una focaccia che non lievita, dove il formaggio la fa da padrone. Un vero concentrato di gusto. In tutta onestà, lavorare e soprattutto tirare la pasta non è semplicissimo. Ma non scoraggiatevi, con un po' di attenzione e pazienza il risultato è assicurato! Per le dosi mi sono ispirata sia al blog uncuoredifarinasenzaglutine che a una dispensa della Cucina Italiana. Solo ispirata perchè visto che sono una zuccona alla fine come sempre ho fatto a modo mio.

Ingredienti
320gr farina BiAglut per pane e paste lievitate
180gr farina Glutafin
180gr acqua
120gr olio evo
20gr sale
500gr stracchino

Preparazione
Mischiate le farine e il sale. Io in genere uso una frusta per essre sicura che le farine si mischino bene e non si creino grumi (qui si combatte con l'umidità!). Unite quindi l'acqua e l'olio poco alla volta e impastate fino a ottenere una pasta liscia e omogenea. Lasciate riposare la pasta avvolta nella pellicola trasparente in frigo per circa 1 ora. Ora arriva il bello! Dividete l'impasto in due e con il mattarello tirate la pasta molto sottile. Mettete il primo strato di pasta su una teglia ben oliata, aggiungete lo stracchino a pezzetti, quindi coprite con il secondo strato di pasta sempre molto sottile. Spennellate bene con una "salamoia" fatta di 2 parti di olio evo, 1 parte di acqua e un pizzico di sale (non esagerate con il sale perchè lo stracchino è già piuttosto salato). Non siate tirchi con la salamoia (a dispetto degli stereotipi i liguri non lo sono affatto) perchè la focaccia non deve seccare troppo ma deve rimanere molto morbida e "umida". Per ultimo con un coltello affilato (la pasta è molto elastica non si taglia facilmente) praticate dei tagli in corrispondenza dei mucchietti di stracchino. Questo è quello che otterrete:

Ora infornate a 240° con forno ventilato per 7'/8'...


Che ve ne pare? Vi propongo un esperimento. Offritela ai vostri amici senza dire che è senza glutine... scommetto che non si accorgeranno della differenza!

lunedì 6 giugno 2011

Quel profumo di prosciutto...

Finalmente!! son tornata, era da un bel po' che mancavo dal blog sia come scrittrice che, ahimé, come lettrice... le cause sono diverse ma prima tra tutte l'assenza di internet nella casa nuova, eh si perché durante la mia assenza ci sono stati grandi cambiamenti: una casetta tutta nuova di cui vado molto orgogliosa :-D ma anche chiavetta internet misteriosamente disattivata e da oggi ripristinata!
La seconda causa è la mancanza di materia prima per i post, in parole semplici: mi manca la voglia di cucinare. Cucinare è una di quelle cose che secondo me vanno fatte per passione e con amore, se no al risultato finale mancherà sempre qualcosa, e per qualche motivo da un po' di tempo non ne ho più voglia. Chissà come mai ma se la voglia di cucinare latita quella di mangiare cose buone è rimasta ;-) e così, d'accordo con Paola, abbiamo deciso che finché la voglia latitante non si decide a tornare vi racconterò di ristorantini, sagre e viaggi golosi...
e oggi vi porto a San Daniele del Friuli.
Che meraviglia, appena ci si avvicina a San Daniele si sente nell'aria un inconfondibile profumo di prosciutto, riscrivendolo ora mi viene il dubbio che sia stata solo suggestione ma li' per li' mi è sembrato molto reale. Il paese è molto grazioso ma altrettanto piccino, si può girovagare un poco per le vie del centro o prendere un sentiero che porta fuori dal paese, uno spritz o un calice di vino nei locali della piazza. Poi per cena trovare un'osteria dove assaporare il fantastico prosciutto crudo San Daniele.
Io vi consiglio la prosciutteria Ai Bintars dove vi verrà servito del prosciutto rigorosamente tagliato con un'affettatrice a mano, dei formaggi e delle verdure sott'olio. Niente piatti complicati solo pane e prosciutto, ma che prosciutto!!
Ultima segnalazione di servizio: dal 24 al 27 giugno si terrà a San Daniele la manifestazione "Aria di festa", se passate da quelle parti non perdetevela.

sabato 4 giugno 2011

Risotto zucchine, fiori di zucchina e burrata

Era tutto il pomeriggio che spiattellavo a destra e a manca, dopo che per questo ponte mi è saltata la mia amata Alassio, visto il tempo infame... Ma perchè doveva piovere così proprio in questi giorni? Ero già pronta alla spiaggia, al mare, al sole... Non solo, oltre al danno la beffa, perchè sono due settimane che faccio appositamente la dieta dell'ananas (divenendo zimbello delle mie colleghe), per arrivare alla prova costume in  modo minimamente decente. E invece... e invece con la scusa che niente mare, niente sole, niente costumino... poco sonno e tanto cibo ovviamente! Nonostante la poca fame di questo periodo (l'ananas ha fatto il suo dovere), quando il piatto è pieno, in poco tempo anche la mia pancia diventa satolla, che ci posso fare, al cibo non è facile dire di no, voi mi capirete. E io non dico mai di no. Quindi torniamo al pomeriggio in questione, quello di ieri. Sono partita a preparare il dolce, poi il secondo e infine il primo. Torta di carote: fatta. Torta di verdure: fatta. Ed eccoci qui, risotto con fiori, zucchine e burrata. Ma a ciascuno la maternità dei piatti ideati. E questo risotto è farina del sacco di mia mamma, bisogna dirlo. Lei la mente, io l'esecutrice. Più che altro perchè quando entro nel loop dei fornelli non esco dalla cucina fino a che la cena non è finita e non ho messo in lavastoviglie tutti i piatti. Schiodarmi non è facile. E quindi ho eseguito e sono rimasta entusiasta di questo risotto, nonostante non sia un'amante dei fiori. Provatelo un po', magari in una sera piovosa come quella di ieri.

Ingredienti (per 4 persone)
230g di riso
800ml di brodo vegetale
8 grossi fiori di zucchina
8 zucchine piccole
1 scalogno
mezza burrata
sale q.b.
olio q.b.
parmigiano q.b.
1 nocina di burro

Preparazione
Versate un goccio d'olio nella pentola a pressione e fate colorire lo scalogno precedentemente mondato ed affettato sottilmente. Unite le zucchine tagliate a strisce sottili e fatele cuocere per circa 3/4 minuti. Versate quindi il riso con  poco sale grosso e fatelo tostare rimestando di continuo con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchi. Sfumate con vino bianco, girate nuovamente con il cucchiaio di legno, fate evaporare il vino e quindi unite quasi tutto il brodo vegetale preparato precedentemente. Mescolate molto bene, assicurandovi che niente sia attaccato alle pareti e coperchiate la pentola. Al fischio, abbassate il fuoco al minimo e fate cuocere per circa 6/7 minuti. Passato questo tempo, togliete la pentola dal fuoco, fate uscire tutto il vapore, scoperchiate e riaccendete il fuoco. Continuare la cottura unendo i fiori in precedenza privati del polline, lavati accuratamente e tagliati a fettine. Se necessario, aggiungete a poco a poco il brodo che avevate avanzato. A cottura ultimata, spegnete il fuoco, unite la burrata tagliata a dadini, il parmigiano e la nocina di burro. Amalgmate con delicatezza fino al completo scioglimento di formaggi e burro ed impiattate.

mercoledì 1 giugno 2011

Le perfette senza glutine - focaccine noci e raspadura

Primo post: torta caprese

Secondo post: madeleines

Che dite si capisce che ho un debole per la pasticceria? Mi piace infornare, mi piace guardare crescere l’impasto nel forno, vederlo dorare e sentirne il profumo in tutta la casa. E visto che non c’è due senza tre, ho deciso anche questa volta di proporvi una ricetta di pasticceria... questa volta però di pasticceria salata. Nel titolo le ho chiamate focaccine ma in realtà il nome corretto è scones. Sono una via di mezzo tra un panino e una focaccina molto morbidi e friabili (grazie a un pochino di burro). Gli inglesi li mangiano insieme al tè pomeridiano con burro, crema e marmellata. Io ho voluto un po’ italianizzarli per creare una variante da “aperitivo”. Ho aggiunto le noci, perché mi piace trovare un po’ di croccante all’interno dell’impasto morbido, e la raspadura, che mio padre compra tutti i sabati al mercato.

Probabilmente chi non vive in Lombardia non la conosce, la raspadura è formaggio grana servito in sfoglie sottilissime tagliate dalla forma intera con un coltello speciale. Io la adoro perché così sottile si scioglie subito lasciando tutto il sapore del formaggio. Se non la trovate dalle vostre parti potete usare tranquillamente il formaggio grana grattugiato.

Velocissime da preparare, e anche da mangiare (ho fatto appena in tempo a fotografarle!)

Adesso provatele per il vostro aperitivo…

Ingredienti

250gr farina BiAglut per pane e paste lievitate

16gr lievito in polvere*

q.b. sale

60gr burro

2 uova

50 gr latte

50gr panna liquida

50gr noci tritate (non troppo fini)

50gr raspadura

*controllate che non contenga glutine e non sia prodotto in stabilimenti che trattano anche prodotti con il glutine

Preparazione

Setacciate insieme la farina, il sale e il lievito e incorporate il burro. Unite quindi tutti gli altri ingredienti e mescolateli solo il necessario per amalgamarli bene e ottenere una pasta liscia.

Tirate la pasta dello spessore di circa 2cm, tagliatela con una forma tonda e infornate a 200° con forno statico per 10’/15’. E poi mangiate!!!