venerdì 28 gennaio 2011
Tagliatelle di Kamut con porri, pancetta, pinoli e uvetta
Non mi ricordo esattamente quando ho fatto questa ricetta ma era vacanza e, presa dalla smania di mettere in ordine, è saltato fuori un kg di farina di grano kamut quasi scaduto e così ho fatto queste queste tagliatelle. In realtà avrei potuto farci tutt'altro visto che ho fatto un kg di tagliatelle per 3 persone (non so come, ma vi assicuro che ne sono avanzate davvero poche... mistero) ma la casa era sottosopra e non ho avuto la forza di farci anche qualcos'altro. Vi dico solo che, quella mattina, cambiando una presa della corrente abbiamo causato un corto circuito (con tanto di piccola esplosione), e il terzo commensale altri non era che un nostro amico esperto in materia che ci ha raggiunto al volo e ci ha salvato. Detta cos' sembra anche semplice, ma ripensandoci ora è stata davvero una giornataccia!! Abbiamo dovuto rompere i muri, e come spesso accade nelle case vecchie appena sistemi una cosa tutto il resto ti crolla addosso...
Comunque, problemi domestici a parte, devo dire che la ricetta casuale era proprio gustosa e tutti gli elementi si sposavano bene tra loro.
Non mi resta che auguravi un buon week end, visto che finalmente è arrivato :-)
Ingredienti
per la pasta
1 kg di farina di grano Kamut
acqua q.b.
1 uovo
un pizzico di sale
per il condimento
2 porri
pancetta
1 manciata di pinoli
1 manciata di uvetta
sale
Mettete la farina su una spianatoia di legno e formate la fontana. Al centro mettete l'uovo e cominciate ad impastare, poi unite l'acqua a poco a poco. Lavorate l'impasto per una decina di minuti fino a che non sarà liscio ed elastico, poi avvolgetelo in un canovaccio e fatelo riposare mezz'ora. Trascorso il tempo di riposo stendetelo e tagliate le tagliatelle.
Mettete l'uvetta a bagno in una tazza di acqua tiepida e nel frattempo tostate i pinoli in padella. Mettete da parte i pinoli tostati e fate rosolare la pancetta e mettete da parte anche quest'ultima. Mettete i porri tritati grossolanamente nella stessa padella in cui avete fatto rosolare la pancetta senza aggiungere condimento e fateli appassire aggiungendo poca acqua. Quando i porri sono cotti aggiungete la pancetta, i pinoli e l'uvetta. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e saltatela in padella insieme al condimento prima di servire.
mercoledì 26 gennaio 2011
Pennette con melanzane a funghetto
A poco a poco mi ritrovo a pubblicare le ricette che ho preparato a pranzo durante le due settimane di vacanze natalizie. La giornata tipo era: sveglia quando mi svegliavo, colazione light, filmettino con il fratello cinefilo, e poi pigramente, verso la cucina a preparare il pranzo per sfamare fratello e madre di ritorno dall'ufficio. Non è facile trovare ogni giorno qualcosa di veloce veloce da preparare, ma questa pasta è un ottimo esempio: facile, rapida e gustosa.
Ingredienti (per 4 persone)
70 g di pennette a persona
1 melanzana molto grossa o 2 melanzane di piccola dimensione
mezza scatola di pelati
1 testina di aglio
sale q.b.
olio q.b.
1 puntina di zucchero
pepe nero q.b.
Preparazione
Lavate e mondate la melanzana (io se non è bio la pelo). Tagliatela a dadini e trasferitela in un salta pasta dove avrete messo un po' di olio evo e la testina di aglio sbucciata e privata della sua anima (la parte a pistillo che c'è in mezzo ad ogni spicchio d'aglio). Salate leggermente con del sale grosso ed iniziate a far colorire i dadini di melanzana. Nel mentre fate a tocchetti i pelati ed aggiungeteli alle melanzane non appena noterete che si sono colorite e ammorbidite, dopo però aver prima eliminato lo spicchio di aglio. Unite una puntina di zucchero per togliere l'acidità ai pelati e fate cuocere il vostro sughetto, salate con sale fino e pepate a piacere leggermente. Sbollentate la pasta in acqua salata, ed una volta al dente fatela saltare con il vostro sugo di melanzane prima di impiattare.
sabato 22 gennaio 2011
Risotto scamorza e trevisana
Un classico, che dite? Che però avevo sempre mangiato fuori casa e non avevo mai preparato prima... quindi presa dall'impazienza di farlo (e di mangiarlo), al supermercato mi sono armata di un cespo di trevisana e di una bella scamorza e la sera mi sono messa alla (rapida) opera di un bel risottino (nonostante non fosse sabato!!)
Ingredienti
1 scalogno
olio q.b.
280 g di riso carnaroli
800 ml di brodo vegetale
sale q.b.
vino bianco q.b.
1 cespo grande di trevisana
1 scamorza
una noce di burro
Preparazione
Preparate subito il brodo facendo sciogliere sul fuoco in un pentolino un dado in 800 ml di acqua.
Nel mentre, fate colorire uno scologno nell'olio nella vostra fida pentola a pressione e quindi aggiungete il cespo di trevisana precedentemente mondato, lavato ed asciugato (mi raccomando ad asciugare bene la trevisana, sennò sul fuoco a contatto con l'olio, l'acqua sfrigola). Fate appassire la trevisana mescolado sempre con il cucchiaio di legno per non farla attaccare alla pentola. Versate quindi il riso con il sale grosso e fatelo tostare (sempre avendo cura di girare con il cucchiaio di legno), quindi sfumate con il vino bianco. Versate il brodo caldo, ma non tutto, lasciatene sempre due dita da parte nel caso in cui aprendo la pentola il riso risultasse troppo asciutto. Date una bella mescolata facendo attenzione che niente sia attaccato alla pentola a pressione e chiudetela con il suo coperchio. Al fischio della pentola, abbassate il fuoco e aspettate che il tutto cuocia per 8 minuti. Passato questo tempo, togliete la pentola dal fuoco, fate uscire tutto il vapore dalla valvola e scoperchiate. Fate cuocere il riso altri due minuti mescolando di tanto in tanto e controllate se è necessario aggiungere il brodo che avevate lasciato da parte. Infine unite la scamorza fatta a dadini, fatela sciogliere, spegnete il fuoco e mantecate con una noce di burro.
martedì 18 gennaio 2011
Torta morbida di caffè al cioccolato
Voli pindarici.
Macchinetta Nespresso appena regalata a mio padre da portare nel suo ufficio. Temporaneamente bloccata a casa per farla rodare un paio di giorni.
Mia madre: "oggi ho provato a questa cialda di caffè aromatizzato. "
Io: "e Andrea che cialda ha provato?"
Mia madre: "nessuna, ha provato a fare il caffè al cioccolato con la Brikka."
Io: "caffè al cioccolato? Quale?"
Mia madre: "massì, quello che avevamo comperato a Parigi."
Mi ritorna in mente il gusto di quel caffè la prima ed unica volta che l'ho provato una volta di ritorno da Parigi. Ripenso a quanto fa oggettivamente schifo quel caffè: o è caffè, o è cioccolato. E poi come ci è venuta di comperare il caffè a Parigi... Vabbè! D'improvviso, lampo: caffè al cioccolato perfetto per aromatizzare una bella torta morbida. Da fare subito. E subito ho fatto questa torta, e finalmente ho scoperto un modo per finire a poco a poco questo benedetto caffè. Buona buona, delicatissima. Se non avete a disposizione il caffè al cioccolato potete o fare una moka da due tazzine e usare solo il caffè normale, oppure diluire nel caffè un mezzo cucchiaino di cacao.
Ingredienti
2 uova
135 g di zucchero
1 pizzico di sale
mezzo bicchiere di olio d'oliva
250 g di farina
1 busta di lievito
1 vasetto di yogurt magro da 125g
una moka per due tazzine di caffè al cioccolato
un goccio di latte
Preparazione
Montate con la frusta elettrica per un tre minuti circa le uova con lo zucchero e il pizzico di sale. Aggiungete a filo il mezzo bicchiere di olio d'oliva e, continuando a far andare la frusta elettrica, unite a poco a poco la farina setacciata con la bustina di lievito per dolci; quindi versate il vasetto di yogurt e il caffè della moka raffreddato con un goccio di latte. Una volta amalgamato il tutto, versate l'impasto in una teglia da 26 cm di diametro rivestita con carta forno ed infornate in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti o comunque fino a che non avrete verificato la cottura della torta con il classico metodo dello stuzzicadenti.
venerdì 14 gennaio 2011
Patè di tonno
La foto non gli rende giustizia, ma il signor patè di tonno è il più gettonato tra gli antipasti quando lo porto in tavola. Facile e veloce, con l'unica accortezza di prepararlo il giorno prima per poterlo avere "bello in forma" (e non il giorno stesso come ho fatto in questo caso, notare la consistenza decedevole... il gusto comunque non cambia).
Ingredienti
3 scatolette piccole di tonno (sgocciolato, 156 g in totale)
75 g di burro
1 uovo sodo
2 filetti grandi di acciuga
Preparazione
Come prima cosa, mettete sul fuoco un padellino con dell'acqua ed un uovo: una volta che l'acqua comincia a bollire, lasciate passare 10 minuti (per far diventare sodo l'uovo), scolate l'acqua e passate l'uovo sotto l'acqua corrente per farlo raffreddare. Sbucciate l'uovo, mettetelo nel mixer insieme al tonno ben sgocciolato, al burro ammorbidito a temperatura ambiente, ed ai filetti di acciuga. Tritate il tutto e quando avrete creato una crema bella morbida ed omogenea, trasferitela in due formine usa e getta per muffin, ricoprite la superficie con della pellicola e lasciate riposare il vostro patè in frigo per una notte. Togliete il patè dal frigo una quindicina di minuti prima di mangiarlo, in modo che si ammorbidisca un poco.
martedì 11 gennaio 2011
Devo ammettere che per la pubblicazione di questa ricetta sono stata più volte sollecitata, ma proprio non ho avuto tempo di mettermi a scriverla con calma prima di stasera!!
La foto è decisamente unconventional ma era l'unica disponibile, avevo anche promesso di coprire gli occhi :-) ma non sono stata in grado...e poi lo sguardo direi che in questo caso parla proprio da solo!!!
Questa torta è stata la protagonista delle mie feste, infatti, è entrata in casa per il pranzo di Natale grazie a mia cugina che ha preso la ricetta dal libro di Cotto e Mangiato, e poi l'ho riproposta per il cenone di capodanno last minute.
La ricetta è veramente semplicissima:
160 gr. di farina 00
150 gr. di zucchero
3 uova
200 ml. di latte
1 pizzico di sale
3 cucchiai di Nutella
1 bustina di lievito
250 ml di panna fresca o una bomboletta di panna montata
Nutella
zucchero a velo q.b.
Amalgamate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro ma senza montarle. Unite il latte e poi la farina setacciata con il lievito ed il sale ed infine i tre cucchiai (abbondanti) di Nutella.
Infornate a 180° per 30 minuti circa.
Ultimata la cottura fate raffreddare completamente la torta, poi tagliatela a metà e spalmate la metà inferiore di Nutella, coprite di panna montata e richiudete la torta. Spolverate con lo zucchero a velo prima di servire.
Da valutare come torta da colazione senza farcitura di panna e Nutella ;-)
lunedì 10 gennaio 2011
1° candelina
In un anno succedono tante cose, e durante quest’anno, in particolar modo, ne sono successe parecchie. Questo blog è nato giusto un anno fa e ha seguito i nostri malesseri e malumori ed i nostri momenti di maggiore euforia. Abbiamo cominciato in tre e siamo rimaste presto solo in due, ma ci siamo ritrovate noi ancora più unite, abbiamo sperimentato tante nuove ricette e abbiamo fatto prendere chili ed alterare i valori del colesterolo alle persone che ci stanno intorno tutti i giorni. Abbiamo cambiato lavoro, superato l’insonnia notturna, riempito i nostri armadi di attrezzi per la cucina e i nostri scaffali di libri di ricette. Ma soprattutto, non abbiamo mai perso l’appetito!
Un anno è passato dal nostro primo giorno di on line e ci teniamo a ringraziarvi, per seguirci ogni giorno con nuove ricette, per i vostri commenti e consigli e per la vostra amicizia. Grazie anche tutti voi che ci avete lasciato gli auguri di buon compleanno sul wall della nostra pagina Facebook, siete mitici!!
mercoledì 5 gennaio 2011
L'amata salva verde per l'odiato lesso
Innanzitutto buongiorno a tutti e buon anno!!
Scusate la latitanza, ma tra un piatto ingurgitato e un piatto cucinato, non ho avuto molto tempo di scrivere... pessima scusa, ma la verità consiste nel fatto che meno hai da fare, meno vuoi fare, quindi la mia iperattività giornaliera standard, si è ridotta ad un ozio senechiano senza confronti... ma non me ne vergogno per niente, sapete da quanto tempo non dormivo così bene?? E soprattutto, da quanto tempo non dormivo così tanto?! Questa mattina ad esempio mi sono svegliata prima delle 10 e mi sembrava di essermi alzata dal letto all'alba... Le ferie fatte così sono belle e si gustano proprio perchè sono ferie, giusto? Una breve parentesi, con la consolazione che poi si torna a lavorare e si torna alla vita di tutti i giorni... Ma ve lo immaginate: starsene a casa a far niente?? Io personalmente potrei impazzire!! Il lavoro nobilita l'uomo, ma soprattutto gli consente di non ingrassare a dismisura standosene svaccato in casa davanti alla tv (eh già, i canonici chili in più delle feste che poi si fatica a levarsi di dosso...).
Ma veniamo a noi e alle nostre ricette! Stamattina mi sono portata avanti e ho preparato la salsa verde per domani. Domani, pranzo della befana a casa della nonna che mi ha chiesto al solito "Paola, ho fatto i ravioli, come li vuoi in brodo o con il ragù?"; ma ovviamente in brodo, nonna! E in brodo che significa? Significa doversi mangiare per secondo il lesso... Mamma mia, se c'è una cosa che non amo particolarmente è proprio il lesso... C'è chi lo accompagna alla mostarda, ma potrei stare male solo a sentire l'odore di quegli pseudo frutti in vasetto... E quindi in casa mia si sa per antonomasia che se si vuole che noi (intendo mio fratello ed io) mangiamo il lesso bisogna farcelo mangiare con abbondante salsa verde! Che buona la salsa verde, vero? E sopratutto, quanto non è magica nel riuscire a nascondere alla perfezione il filaccioso gusto del lesso?? Super! Questa ricetta la diede anni or sono a mia mamma una sua collega, la cui a sua volta mamma faceva la cuoca in una famiglia "dabbene" milanese: lo preciso per garantire il risultato super della ricetta!
Ingredienti
Scusate la latitanza, ma tra un piatto ingurgitato e un piatto cucinato, non ho avuto molto tempo di scrivere... pessima scusa, ma la verità consiste nel fatto che meno hai da fare, meno vuoi fare, quindi la mia iperattività giornaliera standard, si è ridotta ad un ozio senechiano senza confronti... ma non me ne vergogno per niente, sapete da quanto tempo non dormivo così bene?? E soprattutto, da quanto tempo non dormivo così tanto?! Questa mattina ad esempio mi sono svegliata prima delle 10 e mi sembrava di essermi alzata dal letto all'alba... Le ferie fatte così sono belle e si gustano proprio perchè sono ferie, giusto? Una breve parentesi, con la consolazione che poi si torna a lavorare e si torna alla vita di tutti i giorni... Ma ve lo immaginate: starsene a casa a far niente?? Io personalmente potrei impazzire!! Il lavoro nobilita l'uomo, ma soprattutto gli consente di non ingrassare a dismisura standosene svaccato in casa davanti alla tv (eh già, i canonici chili in più delle feste che poi si fatica a levarsi di dosso...).
Ma veniamo a noi e alle nostre ricette! Stamattina mi sono portata avanti e ho preparato la salsa verde per domani. Domani, pranzo della befana a casa della nonna che mi ha chiesto al solito "Paola, ho fatto i ravioli, come li vuoi in brodo o con il ragù?"; ma ovviamente in brodo, nonna! E in brodo che significa? Significa doversi mangiare per secondo il lesso... Mamma mia, se c'è una cosa che non amo particolarmente è proprio il lesso... C'è chi lo accompagna alla mostarda, ma potrei stare male solo a sentire l'odore di quegli pseudo frutti in vasetto... E quindi in casa mia si sa per antonomasia che se si vuole che noi (intendo mio fratello ed io) mangiamo il lesso bisogna farcelo mangiare con abbondante salsa verde! Che buona la salsa verde, vero? E sopratutto, quanto non è magica nel riuscire a nascondere alla perfezione il filaccioso gusto del lesso?? Super! Questa ricetta la diede anni or sono a mia mamma una sua collega, la cui a sua volta mamma faceva la cuoca in una famiglia "dabbene" milanese: lo preciso per garantire il risultato super della ricetta!
Ingredienti
100 g di prezzemolo
1 uovo sodo
2 fette di pane a cassetta
1 cucchiaio di capperi
aceto balsamico q.b.
olio evo q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
pepe q.b.
Preparazione
Mettete sul fuoco l'uovo in un padellino con dell'acqua; dal momento in cui l'acqua bolle contate dieci minuti, a quel punto l'uovo sarà sodo: scolate l'acqua calda e sciacquate l'uovo con dell'acqua fresca e fatelo raffreddare. Nel mentre, mettete il pane in ammollo nell'aceto balsamico (la quantità di cucchiai di aceto fatela ad occhio, tenete conto che l'aceto deve impregnare le fette di pane e farle ammorbidire). Mondate e lavate il prezzemolo, asciugandolo per bene. Sbucciate quindi l'uovo sodo e trasferitelo in un mixer insieme al prezzemolo, al pane ammollato nell'acceto balsamico e strizzato per bene e al cucchiaio di capperi. Iniziate a frullare. Una volta che tutto si sarà sminuzzato, amalgamando con un cucchiaio, aggiungete olio extravergine a poco a poco fino a che non avrete ottenuto la densità desiderata della vostra salsa, infine salate e date una macinata di pepe.
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