Io credo che talune volte la mia stanchezza si evinca dal tipo di foto che faccio, come in questo caso. Ma vi giuro che non ne potevo più. Tutto è cominciato quando la domenica mattina in oggetto ho deciso di dichiarare guerra al lievitino per fare i babà. Aveva deciso di non lievitare. Panico: non mi era mai successo prima che qualcosa non lievitasse. Maledetto, non poteva di certo vincere lui. E quindi è cominciata l'epopea di quella giornata che sarebbe dovuta essere di riposo, ma che in realtà si è tradotta in gran tour de force. Perchè? Ma perchè i babà sarebbero stati il dolce del pranzo della domenica. E alle 12 mi sono definitivamente arresa all'idea che quel miserabile lievito non sarebbe mai lievitato. Ergo: si palesa l'esigenza di realizzare nel giro di un'ora un altro dolce. E in quella circostanza mi sono cimentata nella torta con tantissime mele della Ravaioli, e siccome non volevo avere per il pranzo della domenica una semplice torta di mele, nonostante sia il mio dolce probabilmente preferito, mi sono messa a fare anche una cremina pasticcera di accompagnamento. E vabbè. Aggiungo che quella stessa mattina, parallelamente ai babà avevo preparato il pane fatto in casa. E il ragù per le tagliatelle. E sapevo anche che avrei voluto preparare prima di sera una torta per il compleanno della Paolina che sarebbe stato il giorno dopo. Ricapitolando. Dopo aver finito di pranzare e dopo aver lavato i piatti (lo so, sembro Cenerentola, ma i piatti mi piace proprio metterli in lavastoviglie e lavare quelli che non ci stanno, ognuno ha le proprie deviazioni), mi sono messa a fare i babà, il cui impasto avevo già preparato con un altro lievitino prima di pranzo. Dalla cucina quel giorno sono uscita alle 19 di sera, dopo averci messo piede la mattina alle 9.30. Sono davvero una cretina. Nervi a fior di pelle, non vi dico. Ma se non altro la soluzione "mille cose da preparare" sortisce sempre il desiderato effetto "non pensare troppo", e quindi la prendo con filosofia considerando questo come lato positivo.
Ingredienti (per una ventina di babà)
250 g di farina manitoba
125 g di burro
40 g di latte
25 g di zucchero
12 g di lievito di birra (oppure usate il lievito di birra in polvere Mastro Fornaio che è molto meglio!)
3 tuorli
la scorza grattuggiata di un limone
1 pizzico di fior di sale
Bagna e guarnizione
250 g di zucchero
500 ml di acqua
100 ml di rum bianco
una confezione piccola di panna montata
ciliegie candite
250 g di farina manitoba
125 g di burro
40 g di latte
25 g di zucchero
12 g di lievito di birra (oppure usate il lievito di birra in polvere Mastro Fornaio che è molto meglio!)
3 tuorli
la scorza grattuggiata di un limone
1 pizzico di fior di sale
Bagna e guarnizione
250 g di zucchero
500 ml di acqua
100 ml di rum bianco
una confezione piccola di panna montata
ciliegie candite
Preparazione
Preparate un lievitino con 150 g di farina e il lievito sbriciolato, sciolto in 85 g di acqua tiepida (se è il lievito in polvere aggiungetelo alla farina direttamente senza farlo sciogliere nell'acqua); fate lievitare il lievitino per circa 30 minuti, poi raccoglietelo in una ciotola insieme con il resto della farina (100 g), un pizzico di sale, lo zucchero, la buccia grattugiata di un limone, i tuorli, il burro ammorbidito a temparatura ambiente ed il latte. Lavorate l’impasto a lungo, finché risulterà omogeneo ed elastico; tenetelo a lievitare coperto, in luogo tiepido, finché sarà raddoppiato di volume, poi lavoratelo brevemente nella stessa ciotola dove l'avete lasciato riposare e dividetelo in quantità uguali nei relativi appositi stampini (io uso quelli in silicone, favolosi!, se invece avete quelli in alluminio, imburrateli ed infarinateli). Fate lievitare ancora 30 minuti, poi infornate gli stampini a 170° per 30 minuti circa. 5-10 minuti prima del tempo finale di cottura previsto, preparate la bagna - che al momento di tuffarci i babà dovrà ancora essere bella calda - facendo sciogliere in una casseruola lo zucchero nell'acqua, ed una volta sciolto lo zucchero, aggiungete la quantità di rum. Sfornate e sformate quindi i babà e, ancora caldi tuffateli nella bagna preparata. Fateli sgocciolare su una gratella per dolci, intanto montate fermissimamente la panna, fate un taglio a metà a ciascu babà e con l'aiuto di un sac a poche con una puntina zigrinata riempite i babà di panna ed infine guarniteli a piacere con una mezza ciliegia candita.
Ciao, è la prima volta che apro questo blog e non potevo non lasciare un saluto, anche perchè sono appena diventata una fan! Trovo che ci siano delle ricette veramente sfiziose, e tralaltro anche ben scritte e poi con foto che parlano da sole!!! Complimenti davvero per tutto!!!
RispondiEliminaAh... dimenticavo: sono capitata qui alla ricerca di un risotto alle arance.
Un affettuoso saluto e buon w-e.
Luna
Una meraviglia questi babà!!! Stare in cucina tutte quelle ore ha valso la pena!!
RispondiEliminaBaci
troppo divertente il racconto.
RispondiEliminama noi, invece star sempre che cucinare, una bella passeggiata ogni tanto... ;-)
però se avessi fatto la passeggiata non avremmo avuto questi meravigliosi babà, quindi meglio così!
buona domenica a tutti! oggi prometto che cucinerò il meno possibile, anche se a pranzo mi aspetta ossobuco con polenta (una squisita leggerezza)...
RispondiElimina@luna: ben trovata sul nostro blog, e grazie mille per i tuoi complimenti. il risotto alle arance che trovi qui è una certezza, ne vado matta!! provalo e facci sapere!
@francesca: grazie, è quello che mi sono ripetuta io per convincermi che ne fosse davvero valsa la pena...;-)
@gaia: sagge parole cara gaia... una passeggiatina in più avrei pure potuto farla!! la scusa è: il freddo che ormai bussa alle nostre porte ci sprona a stare ai fornelli al calduccio, ehehe;-)
baci!