Giusto per non smentirmi, anche questa mattina mi sono svegliata alle 5... dopo essermi rigirata per più e più volte nel mio letto, ho ripensato alle parole che mi ha detto il mio ortopedico giovedì scorso: "non dormi perchè la parte ortosimpatica sel tuo sistema nervoso rimane attiva, devi stancarla, se ti svegli, leggi qualcosa oppure fai dieci flessioni..." Ora: non potendo fare flessioni viste le condizioni della mia schiena e non avendo la menchè minima voglia di mettermi a leggere, ho pensato bene che impastare qualcosa potesse essere la soluzione adatta a me! E quindi, quatta quatta per non svegliare nessuno, mi sono alzata e mi sono rinchiusa in cucina. Questa treccia mi ero proposta di farla al più presto.
La ricetta è presa dall'ultimo numero della Cucina del Corriere della Sera. Ne approfitto per ringraziare moltissimo Paolo, fornitore ufficiale di questo spettacolare giornale, che ogni mese me ne fa sempre recapitare una copia: grazie mille Paolo!!
Dicevo: la treccia, sì. Ottima soluzione per un lavoro alle prime luci dell'alba, specie per ammortizzare i tempi della lievitazione. Per come sono conciata poi, questa treccia è stata ottima da fare, non prevede nemmeno un prolungato impasto. Ho modifcato qualcosina rispetto alla ricetta originale. Devo giusto fare un appunto: il lievito, il cui sapore si sento molto, forse sarebbe stato sufficiente metterne meno. Devo trovare comunque alternative al lievito di birra (che non sia il lievito madre!) e poi vi faccio sapere...
Ingredienti
250 g di farina 00
50 g di farina manitoba
120 ml di latte
7 g di fior di sale
50 g di zucchero
28 g di lievito di birra (anche se credo che un panetto sia più che sufficiente)
albume per spennellare
granella di zucchero
Procedimento
250 g di farina 00
50 g di farina manitoba
120 ml di latte
7 g di fior di sale
50 g di zucchero
28 g di lievito di birra (anche se credo che un panetto sia più che sufficiente)
albume per spennellare
granella di zucchero
Procedimento
Fate sciogliere nel latte tiepido il sale, lo zucchero ed il lievito.
Setacciate le farine, trasferitele in una bastardella, fate il classico buco in mezzo e versateci l'intruglio appena preparato con il latte. Mescolate prima aiutandovi con un cucchiaio, poi mettete il tutto insieme con una mano. Lavorate per bene la pasta, poi formate una palla, incidete con un coltello un X profonda in superficie, e lasciate la palla di pane nella bastardella. Prendete un canovaccio, inumiditelo con dell'acqua, strizzatelo per bene, coprite quindi la superficie della palla e fatela riposare al caldo. Passate due ore, prendete l'impasto, rilavoratelo un attimo con le mani, dividetelo in tre parti, e con ciascuna delle quali create delle bisciolone. A questo punto, intrecciatele tra di loro e lasciate nuovamente riposare la pasta per circa un paio d'ore, lieviterà nuovamente. Infine, prima di infornare in forno già caldo a 200° dove lascerete cuocere la treccia per 20 minuti, spennellate la superficie con dell'albume, e distribuiteci sopra la granella di zucchero nella quantità che preferite.
Sfornate e lasciate raffreddare prima di mangiare. Questa treccia è ottima da mangiare con nutella o marmellata! Il sapore comunque è quello dei classici panini al latte.
...io invece potrei dormire tutto il giorno, la primavera mi fa questo effetto...
RispondiEliminache invidia, sono schizzata per quanto sonno ho e non riesco a dormire!!
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