domenica 28 febbraio 2010

Casa Labra e Casa Alberto


Concludo questo breve excursus madrileno per sgnalarvi due posticini dove andare a mangiare.
La prima sera, dopo aver girovagato per il quartiere di Chueca alla ricerca di un locale di nostra ispirazione, siamo tornati rassegnati nella zona intorno a Plaza del Sol, pullulante di gente e di ristorantini. Per non sbagliare, su suggerimento di Paolo, ci siamo fiondati a Casa Labra,ristorante storico e noto per come viene preparato il baccalà, gremito di gente nella zona adibita a tapas e con disponibile una saletta davvero carina per cenare in pace, che avrà sì e no 20 coperti, e dove per fortuna abbiamo trovato subito posto.
Lo consiglio, oltre che per l'atmosfera particolare, anche per il baccalà che ovviamente abbiamo mangiato, condito con un buon sughino.
Apro però una parentesi sul baccalà: dopo essere stata in Portogallo ed averlo mangiato in tutte le sue forme (sublime con le cipolle al forno....), qualsiasi baccalà che mangi, all'infuori di quello cucinato da mia nonna (davvero notevole), mi pare sì buono, ma non buonissimo... Va considerato anche il fattore "prezzo ristoranti portoghesi": dopo che si mangia pesce freschissimo e saporitissimo, cucinato a regola d'arte anche nella peggiore bettola di Coimbra, a quattro soldi per tre settimane, nessun paragone regge...


La sera seguente ci siamo detti "facciamoci un altro ristorante storico": Casa Alberto. Anche qui l'ingresso è zeppo di gente che, appoggiata a dei tavolini ed al bancone, si gusta le sue tapas accompagnate dal vermouth alla spina per cui Casa Alberto è famosa. Noi ci siamo infilati in fondo al locale nella saletta per cenare: solomillo (filetto di carne) con crema ai funghi, calamari alla griglia con cipolline confit, pinta, e torta della casa (una torta di mele con crema per Andrea e una cheesecake con salsa di mirtilli neri niente male per me).

Da segnarsi anche questo posticino.


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